AdvicePharma parlerà di mHealth nel webinar organizzato da OverGroup

Il 28 novembre, dalle 8,50 alle 13,15 si terrà il webinar “mHealth: il nuovo modello di sinergia tra figure sanitarie nella gestione del paziente oncologico” organizzato da OverGroup, azienda operante nel settore formativo medico scientifico tra i primi provider ECM (Educazione continua in medicina) in Italia, con il patrocinio dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), sezione regionale Lombardia, e della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (SIMG).

Il corso vedrà tra i relatori anche Alessandro Ferri, Managing Director di AdvicePharma Group, con l’intervento dal titolo “Innovazione Digitale in Sanità e le nuove sfide mHealth”.

Con il termine mHealth (mobile Health), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) identifica qualunque attività medica e pubblica supportata e mediata da un dispositivo elettronico, smartphone, tablet, dispositivi indossabili (wearable-device), telemedicina e anche App. La mHealth può fornire un valido supporto al trattamento del paziente oncologico, con vantaggi anche per il medico e per il servizio sanitario nazionale.

Nel corso dell’evento sarà analizzata l’importanza e l’uso di mHealth, che sta sempre più diventando rilevante con la presenza in ambito clinico di nuove strategie terapeutiche quali l’immunoterapia e le “target therapies”.

La partecipazione al workshop del 28 novembre è gratuita e garantirà l’ottenimento di 2 crediti ECM.

È possibile accedere previa iscrizione compilando il form disponibile a questo link.

Digital for Clinical Day 2020. Focus sulla Digital Medicine in Italia

Un momento di riflessione sulle opportunità di sviluppo della Digital Medicine in Italia in uno scenario, quello attuale, in cui la pandemia di Covid-19, con il suo impatto sanitario, economico e sociale, ha ridefinito priorità e obiettivi della ricerca clinica. È quanto si propone di fare il panel di ricercatori ed esperti che si riuniranno per la seconda edizione del “Digital for Clinical Day 2020 – Verso la Evidence-Based Digital Medicine”, l’evento organizzato da AdvicePharma, con il patrocinio del Politecnico di Milano, che si terrà interamente online dalle 9 alle 18 del 9 dicembre 2020. Il convegno si svolgerà in collaborazione con la Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo (FROM), Alfa Technologies International, Isheo e Polihub.

L’obiettivo della giornata è quello di avviare una discussione di alto livello, insieme a esponenti di spicco del settore pubblico e privato, sulle potenzialità aperte dallo sviluppo tecnologico nel modo di fare ricerca e cura, in Italia e nel mondo. Dal telemonitoraggio, ossia la possibilità di seguire pazienti e caregiver in remoto, alla raccolta e classificazione di enormi quantità di dati clinici con l’ausilio di Artificial Intelligence e Machine Learning; dall’approfondimento del concetto di Digital Therapeutics alla discussione intorno alle nuove frontiere aperte dalla “patente genetica”.

Sono soltanto alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso dell’evento che sarà aperto dal benvenuto di un ospite d’eccezione, Alberto Bombassei, presidente di FROM, patron del Gruppo Brembo, fondatore e presidente del Parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso.

Dopo il successo dell’edizione 2019, a causa della situazione emergenziale che impedisce lo svolgimento in presenza, il meeting si terrà interamente online con il supporto del partner tecnico, Summeet.

Sessione mattutina

La prima sessione della giornata, dal titolo “Innovare e migliorare la ricerca clinica del futuro”, coordinata da AdvicePharma e Isheo, vedrà l’alternarsi di interventi legati all’approfondimento sull’innovazione tecnologica (PoliMi); sul futuro della ricerca farmaceutica in Europa (Merck KGaA); e sulle sfide digitali che dovrà gestire la ricerca in sanità (Fondazione PoliMi). Una riflessione sarà riservata anche al “valore del dato clinico” affrontato da due prospettive complementari: quella dell’industria (Roche) e quella ospedaliera (IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza).

Alle 11,30 la prima tavola rotonda della giornata, moderata da AdvicePharma e ASST Santi Paolo e Carlo, si concentrerà sul tema “Sviluppare soluzioni digitali in combinazione con le terapie tradizionali, quali i rischi e i vantaggi” (con Janssen e AstraZeneca). A chiudere la sessione mattutina un approfondimento sulle nuove infrastrutture digitali per la ricerca clinica (Capsula).

Sessione pomeridiana

Il focus della sessione pomeridiana andrà invece alle “Soluzioni digitali per la gestione e cura dei pazienti”, con un primo approfondimento sul supporto di app e telemedicina e l’esempio del progetto BabyHeart (IBSA). Spazio poi alle prospettive future sulla “patente genetica” (Biorep, Gruppo Sapio), con una riflessione sulle Digital Therapeutics a supporto di medico, paziente e caregiver (Chiesi Farmaceutici). Si farà ancora il punto sulle terapie digitali negli approfondimenti dedicati alla loro integrazione nelle strategie dell’azienda farmaceutica (AstraZeneca) e alle tempistiche attese per il loro ingresso nella pratica medica in Italia (Fondazione Smith-Kline).

Alle 16,20 la seconda tavola rotonda della giornata, moderata da TIM e Alfa Technologies, sarà incentrata sul tema “Sicurezza del dato clinico, problema per molti o per pochi?” (con Nokia, PQE, Neospirience, Cuscusa e Verxo) mentre, a seguire, il focus si sposterà sull’innovazione nell’emergenza, con l’esperienza del Covid19_L@B (FROM e ASST Papa Giovanni XXIII). Infine una riflessione sugli sviluppi futuri del settore, dalla medicina digitale all’intelligenza artificiale (GPI Group).

Alle 18, la conclusione dei lavori sarà affidata a Enrico Deluchi, General Manager del Polihub, Politecnico di Milano.

A questo link il calendario completo dell’evento.

Qui potete trovare il link al form di registrazione. Nella mail di conferma il link alla piattaforma in cui sarà ospitato l’evento, che sarà attivo a partire dalle ore 9 di mercoledì 9 dicembre.

Il contributo di AdvicePharma al Forum annuale Canada-Italia sull’AI

Dal 18 al 20 novembre si terrà l’“Annual Canada-Italy Business Forum on Artificial Intelligence – Digital Edition” organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Canada (ICCC). Nell’ambito della seconda edizione della manifestazione italo-canadese, il 19 novembre Alessandro Ferri, Managin Director di AdvicePharma Group, sarà nel panel di esperti invitati  alla tavola rotonda “Digital Workshop – Healthcare”, che si terrà dalle 15 alle 16,30 (ora italiana).

Le prospettive future dell’Artificial Intelligence (AI) in Italia e in Québec sono ricche di potenziali sinergie e opportunità di collaborazione, trasferimenti di tecnologia e progetti di ricerca. Dopo il successo della prima edizione del Canada-Italy Business Forum sull’AI, la Camera di Commercio Italiana in Canada ritiene che questo sia il momento ideale per riunire ancora una volta gli stakeholder canadesi e italiani dell’AI, le università, i centri di ricerca, le PMI, le start-up e le grandi aziende, insieme a relatori esperti e panelist durante la seconda edizione del Business Forum.

Tra gli obiettivi dell’evento la promozione di scambi strutturati di informazioni e know-how tra i responsabili politici di entrambi i Paesi; l’incoraggiamento allo sviluppo di partenariati e reti tra centri di ricerca applicata; l’agevolazione di percorsi di trasferimento tecnologico e di ottimizzazione della ricerca. Il tutto con uno sguardo alla pandemia Covid-19, che ha sollevato nuovi interrogativi sull’impatto e il ruolo sull’uso futuro sia dei Big Data sia dell’AI, molti dei quali saranno affrontati in questa edizione del Business Forum.

La partecipazione al workshop del 19 novembre è gratuita ed è possibile accedere previa iscrizione compilando il form disponibile a questo link.

Da AdvicePharma la piattaforma di SAS per il San Matteo di Pavia

AdvicePharma fornirà il sistema informativo per la gestione dell’attività istituzionale della direzione scientifica della Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia.

 

La gestione dei flussi di dati in entrata e l’implementazione delle attività di ricerca all’interno di un’unica piattaforma in grado di garantire la gestione dei trial clinici e la raccolta delle sperimentazioni. Da questo obiettivo è partita a luglio la ricerca della Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia che ha trovato, nel lavoro di AdvicePharma, una risposta concreta alle esigenze di gestione dell’attività istituzionale della direzione scientifica.

Alfred, ICE-CTMS e ICE-EDC sono i tre software proprietari di AdvicePharma che saranno utilizzati in modalità “as a service” dalla IRCSS. Ciascuno dei software risponde in maniera concreta a una precisa “necessità” del San Matteo di Pavia nel processo di digitalizzazione, gestione e implementazione di tutto il sistema informativo, dalle attività di segreteria del Comitato Etico (CE) per la sottomissione di documenti e notifiche verso gli sperimentatori, fino al monitoraggio dei parametri essenziali e delle attività necessarie al corretto svolgimento degli studi clinici.

In questa architettura collaudata i software AdvicePharma rispondono anche alla richiesta di uno strumento per la gestione dei trial (CTMS, Clinical Trial Management System) e la raccolta dati delle sperimentazioni cliniche (EDC, Electronic Data Capture).

I TRE SOFTWARE AS A SERVICE DI ADVICEPHARMA

Alfred (Automatic process pLanning support software For InteRnal Hospital and Ethic committee Documental organization) è un software pensato per il supporto del flusso della segreteria del Comitato Etico, in tutte le sue attività di approvazione dei protocolli clinici, fino alla delibera amministrativa degli stessi. Il sistema è web-based e presenta un alto grado di scalabilità e fruizione.

ICE-CTMS (Integrated Clinical trial Environment – Clinical Trial Management System) è un software web-based pensato per gestire il flusso e la conduzione di qualsiasi tipologia di studio clinico. È integrato con la tecnologia ICE-EDC con la quale dialoga in termini di informazioni ottimizzando i flussi operativi, mentre prevede una sezione di data entry per altre tecnologie in essere e il cartaceo. Il CTMS nasce con un’architettura ben definita, volta a soddisfare anche i flussi più complessi.

ICE-EDC (Integrated Clinical trial Environment – Electronic Data Capture) rappresenta, infine, lo stato dell’arte dei sistemi di raccolta dati in ambito di sperimentazioni cliniche. Con un potente editor che permette in pochi giorni di “disegnare” una scheda di raccolta dati, ha permesso a istituzioni e CRO di abbattere tempi e costi di realizzazione delle schede di raccolta dati.

Con Alfred, ICE-CTMS e ICE-EDC, AdvicePharma risponde in maniera completa ed efficiente agli obiettivi della IRCSS che intende standardizzare l’iter di programmazione e progettazione delle attività di ricerca; rendere più efficiente e controllato il processo di sottomissione, valutazione e parere delle sperimentazioni cliniche gestito dalla segreteria del Comitato Etico; garantire una corretta raccolta e consultazione dei dati clinici mediante apposite schede di raccolta dati elettroniche (eCRF); assicurare una gestione globale degli studi clinici una volta avviati (CTMS).

HIBAD, un sistema “aperto” per lo sviluppo della Digital Medicine

HIBAD (Hub Regionale Integrato BioBanca Analisi Dati e suo Utilizzo Sperimentale) e le sue ricadute sull’industria farmaceutica e biomedicale sono stati al centro dell’evento “Creare valore dai dati clinici – Dalla governance della ricerca alle terapie digitali”, promosso dal Cluster lombardo scienze della vita, che si è tenuto online venerdì 23 ottobre.

Un momento di riflessione fondamentale per illustrare i punti di forza del progetto finanziato nell’ambito della call R&I di Regione Lombardia. Il progetto è realizzato da AdvicePharma Group Srl, CRO dell’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano specializzata nella gestione dei dati clinici e sviluppo di soluzioni di Digital Medicine, in collaborazione con BioRep Srl, società del Gruppo Sapio e azienda capocordata della call della Regione (che vede coinvolte anche IRCCS E. Medea e Diabetes Diagnostics Srl), e prende spunto da due studi clinici che richiedono acquisizione e elaborazione di ingenti quantità di dati multimodali (uno studio su bambini affetti da disturbi del neurosviluppo e uno studio focalizzato su soggetti “prediabetici)

Nel corso dell’evento, Massimo BeccariaAlessandro Ferri, rispettivamente Vice-President e Managing Director di AdvicePharma, hanno presentato il progetto e chiarito le opportunità di collaborazione futura.

L’obiettivo principale del progetto HIBAD è quello di realizzare un’infrastruttura per lo sviluppo della Ricerca Clinica e della Medicina Digitale con tecnologie di Machine Learning e AI, che consenta di istituire un Centro Regionale di Risorse Biomediche (CRRB) per la gestione, il trattamento e  l’analisi di grandi quantità di dati digitali; l’istituzione di un tavolo di lavoro per la definizione di procedure operative e protocolli standard tra gli operatori in ambito biomedico; e la promozione dei risultati del metodo di lavoro di HIBAD basato su standardizzazione e approccio collaborativo.
 
L’ARCHITETTURA DI HIBAD

Un punto centrale di HIBAD riguarda l’architettura del progetto, che si configura come un portale connesso a una data library in cui sono indicizzate tutte le sperimentazioni dei promotori (ossia quanti decideranno di condividere i loro dati).

Alla base di questa architettura si posiziona ICELOGIC la piattaforma tecnologica di AdvicePharma che integra tutte le soluzioni per la raccolta e gestione standardizzata dei dati clinici. Attraverso le e-CRF create con ICE (Integrated Clinical trial Environment) sarà infatti possibile la standardizzazione dei dati derivanti da diverse fonti (tra cui: biobanche, dispositivi, sperimentazioni con data-entry manuale e automatico).

Un altro tassello della struttura HIBAD è ICE-gConsent (Global Informed Consent), ossia il consenso informato elettronico, dinamico, per la raccolta dei dati dei pazienti in linea con la GDPR.

Infine il modulo di connessione ICE-CTMS (Clinical trial Management System) garantisce la gestione dei trial. Grazie a ICE-CTMS si possono inoltre individuare KPI di performance anche economica per migliorare la governance del sistema.

Il progetto HIBAD punta a coinvolgere tutta una serie di stakeholder, che possono essere identificati con centri di ricerca indipendenti e trial unit dei grandi ospedali, aziende farmaceutiche e biomedicali, e CRO nazionali e internazionali, organizzazioni non profit e società private.

HIBAD è il fulcro di una rivoluzione nella raccolta e gestione del dato clinico; la sua implementazione moltiplicherà il valore dei dati clinici condivisi dalla rete di centri partner, con AI e Machine Learning e garantirà lo sviluppo di soluzioni per la governance della data-analytics a disposizione di aziende pubbliche e private.

AdvicePharma ottiene la ISO 13485 per lo sviluppo di Digital Therapeutics

AdvicePharma Group è la prima Contract Research Organization (CRO) italiana ad aver ottenuto la certificazione ISO 13485 per la produzione di Digital Therapeutics come dispositivi medici a base di software (Software as a Medical Device – SaMD).

La certificazione ISO 13485 è stata attribuita per la «erogazione del servizio di progettazione, sviluppo e testing conto terzi di dispositivi medici software standalone con destinazione d’uso monitoraggio, diagnosi e terapia; progettazione, sviluppo e testing di software classificabile come dispositivo medico software standalone con destinazione d’uso monitoraggio, diagnosi e terapia».

La norma ISO 13485, “Medical devices — Quality management systems — Requirements for regulatory purposes” identifica uno standard per il sistema di gestione della qualità delle aziende del settore medicale. La certificazione include aspetti dello standard ISO 9001 associati a requisiti specifici per il settore dei dispositivi medici.

«Con la ISO 13485 AdvicePharma si conferma leader nella ricerca clinica e nelle soluzioni di medicina digitale. La  certificazione ottenuta questo mese ci permette ora di offrire una gamma ancora più integrata di servizi, che partono dalla progettazione di software per la terapia digitale, proseguono con la loro validazione in studi clinici, fino a completarne lo sviluppo come dispositivo medico marcato CE. Tutte queste attività sono gestite direttamente dalla nostra società e creano insieme un grande valore per i nostri clienti», ha dichiarato Alessandro Ferri, Managing Director di AdvicePharma Srl.

Lo standard, inoltre, contribuisce ai Goal 3 (Good Health and Well-Being) e 10 (Reduced Inequalities) degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) delle Nazioni Unite al 2030.

 

HIBAD, il primo Expert Panel sulla realizzazione del nuovo centro di risorse biomediche

Gli obiettivi dell’ambizioso progetto HIBAD (Hub regionale Integrato Biobanca Analisi Dati e utilizzo sperimentale) sono stati al centro dell’Expert Panel dal titolo “1° meeting sulla realizzazione del nuovo centro di risorse biomediche, vincitore della call Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia” che si è tenuto online lo scorso 30 settembre.

L’incontro, organizzato da AdvicePharma Srl e BioRep Srl, società del Gruppo Sapio e azienda capocordata della call della Regione (che vede coinvolte anche IRCCS E. Medea e Diabetes Diagnostics Srl), ha visto la partecipazione di Massimo Beccaria e Alessandro Ferri, rispettivamente President e Managing Director di Advice Pharma Group, e Vincenzo Gervasoni, CEO di Biorep.

Il panel ha approfondito, come anticipato, gli obiettivi di HIBAD:

  • lo sviluppo di un’infrastruttura regionale efficiente, centrata sulla creazione in Lombardia di un Centro Regionale di Risorse Biologiche basato sulla gestione del dato;
  • la definizione di un’infrastruttura regionale per il Data Management con una “Cartella di Raccolta Dati Condivisa”;
  • il perseguimento dell’obiettivo strategico di accelerare la standardizzazione di processi e metodi di raccolta dati, informazioni e campioni dai pazienti secondo criteri di massima qualità, e di protezione dei dati;
  • l’attivazione di un portale per la Ricerca Clinica basato sull’innovazione digitale nell’analisi dei dati clinici.

Nel corso dell’evento Linda Pattini, docente del dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria PoliMI ha approfondito il tema “Big data e medicina di precisione nella ricerca biomedica”.

HIBAD è progetto vincitore della call “Hub Ricerca e Innovazione” della Regione Lombardia e lo scorso 20 luglio è stato protagonista dell’evento online “Call Hub: idee che innovano” in diretta streaming sulla piattaforma di Regione Lombardia e sulle pagine Fabebook e YouTube.

Un evento online per presentare HIBAD e le sue ricadute sull’industria farmaceutica e biomedicale

HIBAD e le sue ricadute sull’industria farmaceutica e biomedicale saranno al centro dell’evento “Creare valore dai dati clinici – Dalla governance della ricerca alle terapie digitali”, promosso dal Cluster lombardo scienze della vita, che si terrà online venerdì 23 ottobre dalle 11,30 alle 13,30.

HIBAD è vincitore della call “Hub Ricerca e Innovazione” della Regione Lombardia. Il progetto realizzato da AdvicePharma Group Srl, CRO dell’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano specializzata nella gestione dei dati clinici e sviluppo di soluzioni di Digital Medicine, in collaborazione con BioRep Srl, società del Gruppo Sapio e azienda capocordata della call della Regione (che vede coinvolte anche IRCCS E. Medea e Diabetes Diagnostics Srl), prevede la costruzione di un sistema integrato di raccolta di campioni biologici e dati clinici per la ricerca biomedica, supportato da servizi biotecnologici e digitali basato sulla tecnologia EDC ICE, e quindi ai massimi livelli di qualità. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma di archiviazione informatica e interrogazione dei database clinici in dotazione alla nuova biobanca che andrà a integrarsi con le strutture per la ricerca dello Human Technopole (ex sede Expo 2015).

La piattaforma creata con HIBAD sarà aperta anche all’interazione con l’industria, ponendo in questo modo le basi per la nascita di innovative progettualità pubblico-privato.

Nel corso dell’evento, Massimo Beccaria, Vice-President di AdvicePharma, presenterà il progetto HIBAD, mentre Alessandro Ferri, Managing Director di AdvicePharma illustrerà le opportunità di collaborazione.

Per partecipare è necessario iscriversi a questo link.

 

La raccolta del dato, base del successo dello studio clinico

Il dato clinico, la raccolta tramite sistemi avanzati di selezione e la gestione ottimale per un utilizzo efficiente nello sviluppo dello studio clinico. Operazioni ancora in fase evolutiva, che si trovano a dover affrontare ostacoli di carattere organizzativo e burocratico, tanto da aver spinto AFI – Associazione Farmaceutici Industria a mettere il tema al centro del terzo degli appuntamenti “Webinar sulla sperimentazione clinica – Realizzare e gestire uno studio clinico: un percorso ad ostacoli”, che si è svolto interamente online lo scorso 6 ottobre.
Massimo Beccaria, Vice-President di AdvicePharma, Co-founder e CEO di daVinci Digital Therapeutics, Co-founder e CEO di Alfa Technologies International Inc. e Luca Contili, Data Manager AdvicePharma, nell’intervento dal titolo “Data Management – Come implementare e gestire la qualità del dato”, hanno analizzato i diversi passaggi legati all’analisi del dato: un percorso piramidale che parte dalla “stesura del protocollo”, passando per la “raccolta” e il “monitoraggio” dei dati clinici, fino ad arrivare alla “analisi statistica”.

Il protocollo, punto di partenza fondamentale

Il protocollo si configura come la base per assicurare la qualità del dato clinico. Per delineare un protocollo efficiente il primo passaggio è la definizione dei documenti necessari: il protocollo, infatti, deve riportate tutte le linee guida e deve delineare tutti i passaggi dello studio, con una disclosure coerente e priva di ambiguità.  La eCRF (electronic Case Report Form), deve dunque contenere tutte le variabili richieste, da usare nel caso non ci fosse l’EDC (Electronic Data Capture system) la Annotated CRF, deve poi contendere tutte le codifiche delle variabili da usare per l’analisi (metadati).

Una volta individuati i documenti necessari per la definizione del protocollo entra in gioco la strategia di disegno, che deve rispettare alcune caratteristiche:

  • Privacy by Design: strutturare la eCRF per evitare di infrangere la privacy del paziente;
  • Flow Chart: seguire il flusso riportato nella flow chart del protocollo;
  • Campi descrittivi: ridotti al minimo;
  • Codifica delle variabili: utilizzare variabili standard (CDASH, interni);
  • Divisione delle pagine: raggruppare le variabili per aree semantiche.

Le procedure dovranno poi rispettare gli standard dettati dalle linee guida internazionali (Good clinical practice), da quelle aziendali e da quelle personali: il buon senso.

La raccolta del dato clinico

Una volta definita la base della piramide entra in gioco il secondo passaggio: la raccolta del dato clinico, che deve svolgersi con una eCRF in linea con il protocollo stesso. Quando questo non avviene si va incontro a una serie di problemi che possono essere riassunti principalmente in:

  • raccolta dei dati ridondanti (anche se raccolto in maniera scorretta il dato deve essere comunque analizzato);
  • mancata raccolta di dati fondamentali;
  • e struttura eCRF che non segue il flow chart del protocollo.

Per la fase “raccolta” è opportuno fare riferimento al framework “ALCOA” introdotto all’inizio degli anni ’90 dalla FDA (Food and Drug Administration) Usa, che definisce un insieme di principi a salvaguardia dell’integrità dei dati che devono essere: Attribuibili, Leggibili, Contemporanei, Originali e Accurati. Negli anni il quadro di riferimento si è arricchito di altri principi, per cui i dati devono essere anche Completi, Coerenti, Duraturi e Disponibili per il loro intero Ciclo di Vita, e ALCOA si è esteso ad ALCOA(+).

Come anticipato, il problema dei dati ridondanti potrebbe portare alla elaborazione di dati non corretti, o alla possibilità che quelli importanti vengano scartati (GIGO, ossia Garbace In, Garbage Out).

Per implementare la raccolta occorre dunque dotarsi di tecnologie evolute, come software validati e user friendly, e di un helpdesk tecnico. Al contempo occorre implementare i controlli lungo due direttrici: i controlli front end a video tramite Investigators Study Coordinators; e i Controlli backend su dataset, tramite Data Manager Statistici.

Il fattore uomo

Il rischio, certo, è sempre dietro l’angolo, e nella definizione dei vari passaggi, occorre tener sempre a mente il “fattore uomo”: la variabile imprevedibile della ricerca clinica. A questo proposito è importante dettagliare il più possibile le finalità della ricerca ai pazienti, che devono essere arruolati con Consensi Informati “personali”. Per qualsiasi comunicazione occorre avere i contatti di un parente prossimo o di un congiunto e inserire nome e cognome nella descrizione dell’evento avverso.

Lo sviluppo di eCRF per la raccolta e il monitoraggio del dato clinico si configura come lo snodo centrale del percorso “a ostacoli” verso la realizzazione e gestione dello studio clinico. Tali sistemi sono infatti in grado di interfacciarsi con device, sistemi di intelligenza artificiale (AI) e altri database.

Dalle recenti evidenze si possono anche individuare i pro e i contro dell’utilizzo di App nei trial clinici: da un lato, infatti, si registra una quantità e qualità dei dati superiore, una riduzione del tempo e dei costi e lo sviluppo di quello che potremmo definire come “paziente-centrismo”. All’opposto, persiste una sorta di “resistenza tecnologica” all’utilizzo di questi processi e un notevole ritardo delle istituzioni nell’adeguamento (amministrativo e/o normativo) alle nuove tecnologie di raccolta e gestione del dato clinico.
 
L’esempio di LuCApp e HIBAD

Due esempi positivi in questo panorama sono rappresentati da LuCApp e HIBADLuCApp (Lung Cancer App) l’applicazione mobile sviluppata da ricercatori e medici per promuovere il monitoraggio e la gestione in tempo reale dei sintomi dei pazienti affetti da neoplasia polmonare è un studio condotto e sponsorizzato dall’Università Bocconi di Milano. AdvicePharma in qualità di Contract Research Organization (CRO) dello studio, e in collaborazione con l’Università Bocconi, ha realizzato la app per la gestione del paziente, la tecnologia alla base dello studio e quella di raccolta dati attraverso la tecnologia proprietaria di gestione dati ICE (Integrated Clinical Trial Environment). Al momento sono 120 i pazienti adulti a cui è stata diagnosticata una neoplasia polmonare che la utilizzano.

HIBAD è un progetto realizzato da AdvicePharma, in collaborazione con BioRep Srl, società del Gruppo Sapio, che prevede la costruzione di un sistema integrato di raccolta di campioni biologici e dati clinici per la ricerca biomedica, supportato da servizi biotecnologici e digitali ai massimi livelli di qualità. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma di archiviazione informatica e interrogazione dei database clinici in dotazione alla nuova biobanca che andrà a integrarsi con le strutture per la ricerca dello Human Technopole (ex sede Expo 2015). Anche in questo caso i vantaggi sono evidenti: possibilità di mettere i dati in comune; Big Data senza data cleaning; possibilità di implementare routine di AI che analizzano i dati in maniera efficiente; possibilità di fare scoperte dirimenti e possibilità di avere una governance del dato.

L’evoluzione della ricerca con il dato al centro

Emerge da questa analisi come i dati saranno sempre più gestiti da machine (app, wearable, sequenziamento del genoma umano). Di conseguenza la gestione di un trial diventerà più immediata e semplice per operatori quali medico e paziente, ma sempre più complessa per gli attori impegnati nella “gestione” del dato (CRO, gestori dei servizi ai pazienti). Le tecnologie si stanno evolvendo verso sistemi di aggregazione unici e potenzialmente utilizzabili per soddisfare domande scientifiche sempre più vaste, ma nei prossimi anni dovranno cambiare i sistemi organizzativi e culturali per consentire questa evoluzione.

In definitiva la qualità del dato si configura come direttamente proporzionale a una pianificazione corretta del progetto e alla sua gestione “continua”. Tale gestione deve tener conto del rischio del CT (clinical trial), ma anche dell’individuazione di un corretto budget (pena un rischio elevato). Utilizzare nuove tecnologie migliora accuratezza, qualità e quantità del dato ma nulla sostituisce il buon senso e la passione.

Digital Therapeutics, il “Game Changer” della Digital Medicine

L’analisi delle Digital Therapeutics (DTX), il loro sviluppo e il corretto posizionamento nel perimetro della Digital Health. Sono i punti centrali dell’intervento di Massimo Beccaria, Vice-President di AdvicePharma, Co-founder e CEO di daVinci Digital Therapeutics, Co-founder e CEO di Alfa Technologies International Inc. nel corso dell’evento online “Programmable Medicines and Digital Biotechnology”, che si è tenuto il 28 settembre nell’ambito dell’VIII edizione della Biotech Week 2020, la settimana di iniziative per raccontare le biotecnologie nata in Canada nel 2003 e approdata in Europa nel 2013, coordinata e promossa a livello italiano da Assobiotec-Federchimica. L’appuntamento in streaming (a cui si può accedere a questo link) è stato organizzato da daVinci Digital Therapeutics e Argon Global Healthcare.

Il nodo centrale dell’intervento di Beccaria ha riguardato, come anticipato, la definizione delle DTX nel settore della salute digitale in base alla suddivisione individuata dalla Digital Therapeutics Alliance per cui la Digital Medicine è un sottoinsieme della Digital Health e le Digital Therapeutics rientrano, appunto, nell’ambito della Digital Medicine.

La DTX, è un intervento terapeutico basato sull’evidenza, guidato da programmi software di alta qualità per prevenire, gestire o trattare un disturbo o una malattia. La DTX è centrata sul paziente (solo o principalmente) ed è in grado di fornire un effetto positivo clinicamente misurabile, validato scientificamente

 
La Digital Medicine e il caso LuCApp

La salute digitale è dunque la convergenza delle tecnologie digitali con la salute, l’assistenza sanitaria, la vita e la società, per migliorare l’efficienza della fornitura di assistenza sanitaria.

Tra gli esempi più avanzati di Digital Medicine in Italia si configura LuCApp (Lung Cancer App) l’applicazione mobile sviluppata da ricercatori e medici per promuovere il monitoraggio e la gestione in tempo reale dei sintomi dei pazienti affetti da neoplasia polmonare. Lo studio LuCApp è condotto e sponsorizzato dall’Università Bocconi di Milano. AdvicePharma in qualità di Contract Research Organization (CRO) dello studio, e in collaborazione con l’Università Bocconi, ha realizzato la app per la gestione del paziente, la tecnologia alla base dello studio e quella di raccolta dati attraverso la tecnologia proprietaria di gestione dati ICE (Integrated Clinical Trial Environment). Al momento sono 120 i pazienti adulti a cui è stata diagnosticata una neoplasia polmonare che la utilizzano. «Con LuCApp non agiamo direttamente sul paziente ma lo teniamo sotto controllo», ha sottolineato Beccaria.

Con le DTX la «terapia» è il software

Con le DTX avviene un passaggio ulteriore: «È il software stesso responsabile di migliorare l’outcome di salute del paziente, che beneficerà dell’utilizzo di questa terapia».

A oggi la capofila nel settore delle DTX è reSET, la prima Digital Therapeutics approvata dalla FDA. ReSET è una Prescription Digital Therapeutic (PDT) di 90 giorni per il Disturbo da Uso di Sostanze (Substance Use Disorder – SUD) che ha lo scopo di fornire una terapia cognitivo comportamentale (CBT), in aggiunta ad un sistema di gestione delle emergenze, per pazienti dai 18 anni in su attualmente arruolati in trattamento ambulatoriale sotto la supervisione di un medico. Il successo di reSET è stato determinato da un’elevata accessibilità elevato engagement del paziente».

La “composizione” delle Digital Therapeutics

Come per ogni terapia, anche le DTX hanno un «principio attivo» e degli «eccipienti», in questo caso, digitali.
Con le DTX si eroga una terapia costituita da un algoritmo validato (rappresentato con un diagramma di flusso), ossia un processo finalizzato a risolvere un problema attraverso un numero finito di soluzioni erogato attraverso un software. Gli eccipienti, dal punto di vista digitale, sono i servizi/software che potrebbero supportare i pazienti e facilitare l’erogazione della terapia.

Come viene sviluppata una DTX?

Secondo Beccaria, lo sviluppo di una DTX è «una sfida che impatta su un elemento fondamentale: il cambio di organizzazione». A oggi, infatti, una struttura come una casa farmaceutica o un ospedale deve cambiare approccio per sviluppare una terapia digitale. Alle competenze cliniche se ne affiancano di ingegneristiche, di software development, di produzione di dispositivi medici, di CRO (Contract Research Organization). Ultimo miglio un Patient Service Support «che può passare attraverso il medico ma può prevedere un contatto diretto tra la struttura che ha sviluppato la DTX e il paziente e occorre una struttura in grado di gestire queste problematiche».

Nello sviluppo poi si prevede un Board of Experts che valuti la documentazione di progetto (requisiti tecnici/normativi e di utilizzo; requisiti di sicurezza; requisiti di progettazione dell’utente) e, una volta sviluppato il servizio e l’eccipiente digitale, si potrà procedere con il test clinico e di efficacia. L’affidabilità, sottolinea Beccaria, «viene data solo dopo il corredo si sperimentazione clinica».

DTX, “Game Changer” per la Digital Medicine

Le DTX possono essere dei “game changer” per un mercato che elenca, tra i suoi punti di forza, la possibilità di utilizzo per le malattie croniche (ad esempio l’obesità), la possibilità per i pazienti di un accesso rapido alle terapie e la loro centralità per tutto lo sviluppo del trattamento. Le opportunità prevedono la possibilità di un utilizzo mirato dell’enorme mole di dati generati nel corso del trattamento, una gestione differente della malattia e una spinta all’innovazione. Restano, sullo sfondo, rischi e debolezze delle DTX, in particolare l’assenza di un framework normativo a livello europeo (e un regolamento sulle sperimentazioni cliniche vecchio o non applicabile) e l’assenza di rimborso per questo tipo di terapie. A questo si affianca una scarsa preparazione dell’ambito medico al cambiamento e la mancanza di modelli organizzativi.

Chiarire la differenza tra Digital Medicine e Digital Therapeutics è, dunque, il primo passo di questo importante (e lungo) percorso.