AdvicePharma tra le prime società italiane impegnate nello sviluppo di DTx

Le Digital Therapeuthics (DTx) sono il risultato di anni di ricerca e studi clinici, oltre a essere sottoposte al vaglio di una rigorosa sperimentazione scientifica che culmina con l’approvazione da parte di un ente di controllo (FDA negli Usa, mentre in Europa sono registrate come Dispositivi Medici a base di Software – SaMD).

Al loro progresso, alle patologie oggi trattabili e agli sviluppi previsti nel settore, il sito di informazione specializzato OK Salute e Benessere ha dedicato un articolo in cui cita, nello specifico le realtà del nostro Paese oggi impegnate nella creazione di terapie digitali. Tra queste c’è AdvicePharma.

«L’Italia sta muovendo ora i primi passi: istituzioni, università, imprese stanno sviluppando la ricerca in questo ambito, con lo sguardo rivolto al prossimo futuro – si legge sul sito –. Per esempio, un gruppo di lavoro composto da daVinci Digital Therapeutics, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Sapienza information-based technology innovation center for health (Stitch) dell’Università La Sapienza di Roma e Advice Pharma Group di Milano sta sviluppando una terapia mirata a contrastare gli effetti psicologici negativi che derivano da limitazioni di movimento, quarantena e isolamento imposti dal Covid».

Un punto di partenza per il riconoscimento, anche mediatico, del lavoro portato avanti da AdvicePharma e altre società, centri di ricerca e Università in questo ambito.

AdvicePharma ha già quattro DTx in fase di sviluppo, dedicate alla cura di patologie nell’ambito della cardiologia, della nefrologia, delle malattie metaboliche e di quelle psicosomatiche. La società, inoltre, con la certificazione ISO 13485 è, a oggi, la prima (e unica) Contract Research Organization (CRO) italiana autorizzata alla produzione di Digital Therapeutics come Software as a Medical Device (SaMD).

Vai a questo link per leggere l’articolo di OK Salute e Benessere dedicato alle DTx.

 

Con Draghi la Telemedicina entra nel programma di Governo

La Telemedicina è entrata di diritto nel discorso pubblico. Non solo: negli obiettivi politici del nostro Paese. Il nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella dichiarazione programmatica dello scorso 17 febbraio, giorno in cui ha chiesto la fiducia al Senato, ha elencato una serie di punti fermi del suo governo, includendo i temi della sanità non soltanto con riferimento al piano vaccinale contro Covid-19, ma anche alla gestione a distanza dei pazienti.

Si tratta di un elemento importante, che potrebbe spingere verso una nuova comprensione “mainstream” delle potenzialità non soltanto della Telemedicina, ma anche di tutto il macrosettore della Digital Health, di cui la Telemedicina è solo una parte, e che comprende sviluppi legati alla mobile Health (mHealth), Digital Therapeutics (DTX), Artificial Intelligence e Machine Learning legati alla raccolta dati e alla ricerca nell’assistenza sanitaria.

Quello sulla Telemedicina è un movimento in atto anche come richiesta a livello istituzionale. Proprio ieri, infatti, è stato presentato alla Conferenza Stato-Regioni un documento predisposto dal ministero della Salute sulla base delle indicazioni fornite dalle Regioni, con le indicazioni da adottare a livello nazionale per l’erogazione di alcune prestazioni di telemedicina (televisita, teleconsulto medico o teleconsulenza medico sanitaria). Le prestazioni Ssn in Telemedicina, quindi, saranno ufficialmente equiparate alle prestazioni in presenza.

Dal 2014, AdvicePharma sviluppa piattaforme di teleconsulto e telemedicina in varie aree terapeutiche.

Digital Health, per la Treccani è una “parola del XXI secolo”

Il termine “Digital Health” fa il suo debutto le nella X Appendice relativa alle nuove parole del XXI secolo dell’Enciclopedia Treccani.

A dare la notizia di questo passaggio, che determinerà un riconoscimento a tutte le categorie in cui si declina la “medicina digitale”, è stato lo stesso autore della voce, Eugenio Santoro, sul sito web Startupitalia.com.

La Digital Health è definita come «l’insieme di tecnologie dell’informazione e della comunicazione che contribuiscono a gestire le malattie e i rischi per la salute, nonché a promuovere la salute e il benessere» e rientrano sotto l’ombrello di questa definizione termini come Artificial Intelligence e Machine Learning applicati ai processi sanitari (dai clinical trial alla diagnostica); Wearable Device (ad esempio gli smartwatch), telemedicina (ossia l’assistenza sanitaria in remoto); Mobile Health o mHealth (l’Oms identifica con questo termine qualunque attività medica e pubblica supportata e mediata da un dispositivo elettronico) e le Digital Therapeutics o DTx (la Digital Therapeutics Alliance definisce Dtx un intervento terapeutico basato sull’evidenza, guidato da programmi software di alta qualità per prevenire, gestire o trattare un disturbo o una malattia).

AdvicePharma dal 2014 sviluppa tecnologie legate alla Digital Health. La società è la prima Contract Research Organization (CRO) italiana ad aver ottenuto la certificazione ISO 13485 per la produzione di Digital Therapeutics come dispositivi medici a base di software (Software as a Medical Device – SaMD) e ha all’attivo già quattro DTx in fase di sviluppo oltre a diverse app per la telemedicina (come LucApp).

Sul nostro sito, nella sezione news trovi tutte le novità sul tema Digital Health e sulle tecnologie sviluppate da AdvicePharma.