Le aspettative dell’Ema per l’utilizzo dei sistemi informatici nei clinical trial. Il webinar

Si terrà giovedì, 25 marzo 2021, dalle 14,30 alle 16,30 la prima sessione del webinar di approfondimento sul tema “Sistemi ​informatici nei clinical trial“, organizzato dal Gruppo di Studio Associazione Farmaceutici Industria (AFI) “TC RICERCHE CLINICHE”.

Massimo Beccaria, AFI e President di Advice Pharma Group, e Antonio Danese, AFIDV Informatica, modereranno l’evento online che prevede il contributo di relatori provenienti da aziende farmaceutiche attive sul territorio nazionale e​ consulenti del settore.

In questa sede sarà illustrato il documento che ribadisce le aspettative dell’European Medicines Agency (EMA) sulla convalida d​ei sistemi informatici utilizzati per gli studi clinici (EMA Q&A 8 e 9 Q&A: Good clinical practice (GCP) e l’allegato “Notice to sponsors on validation and qualification of computerised systems used in clinical trials” 7 aprile 2020), anche alla luce del crescente impiego di Software in cloud.

Saranno trattati ​in dettaglio:

  • l’audit alle Contract Research Organization (CRO) e ai fornitori di sistemi informatici;
  • i contratti con CRO e fornitori di software;
  • e i criteri di base della convalida dei sistemi informatici nell’ambito della ricerca clinica e la relativa Standard Operating Procedure (SOP).
  • Infine ​saranno messe a confronto alcune soluzioni per la firma elettronica da remoto e le modalità per generare delle copie certificate in formato elettronico.

Sono previsti momenti di confronto e dibattito durante i quali i relatori saranno a disposizione per rispondere alle domande del pubblico.

Il webinar si rivolge al personale di QA degli sponsor e in particolare di chi si occupa degli audit, ma più in generale a chi gestisce gli studi clinici, anche all’interno delle CRO.

L’8 aprile 2021, sempre dalle 14,30 alle 16,30 si terrà la seconda sessione del webinar.

La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni vai a questo link.

AdvicePharma parlerà di AI nel webinar dedicato alla proposta di un Repository Sanitario Nazionale

Si terrà oggi, 22 marzo 2021, dalle 19 alle 21 il webinar “Repository Sanitario Nazionale e solidarietà mutualistica del dato sanitario tra i cittadini: la proposta di Fondazione Smith Kline per Big Data e Intelligenza Artificiale in sanità” organizzato dalla Fondazione Smith Kline e da Unitelma Sapienza, Università degli Studi di Roma.

Massimo Beccaria, President di Advice Pharma Group parlerà nel corso dell’evento online con un intervento dal titolo “La ricerca clinica con Big Data e Intelligenza Artificiale”.

Il webinar si propone di approfondire il tema di un Repository Sanitario Nazionale come collegamento finale tra il laboratorio di ricerca accademico e il sistema assistenziale (e quindi il cittadino) già trattato nel secondo numero monografico di Tendenze Nuove, la rivista semestrale fondata nel 1997 dalla Fondazione Smith Kline, rivolta a operatori sanitari, ricercatori, amministratori sanitari e istituzioni. «Fondazione Smith Kline ha tracciato la strada per estendere la solidarietà sanitaria dei cittadini alla condivisone del dato sanitario all’interno di un contenitore informatico centralizzato di proprietà e governo pubblico dal quale possano nascere strumenti sanitari di Intelligenza Artificiale utili all’assistenza sanitaria di tutti», si legge nella locandina dell’evento.

La partecipazione al webinar è previa iscrizione. A questo link i dettagli.

La prima terapia digitale contro la sindrome da intestino irritabile ottiene il marchio CE

Parallel, la DTx per curare i disturbi da IBS è sviluppata da una società Usa 
ma si è avvalsa di studi in UK. Si conferma la “doppia velocità” tra i Paesi. 
In Europa la Germania guida il nuovo corso mentre l’Italia è ancora indietro

La prima Digital Therapeutics dedicata a ridurre la gravità dei sintomi della sindrome da intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome – IBS) ottiene il marchio CE.

Si tratta di Parallel, DTx prodotta dalla società Usa Mahana Therapeutics. Parallel, precedentemente nota come Regul8, è stata sviluppata da un team di psicologi del Regno Unito per guidare le persone adulte, tramite una terapia cognitivo-comportamentale (CBT), nell’influenzare la comunicazione intestino-cervello.

La terapia digitale su prescrizione (PDT) ha una durata di tre mesi, periodo in cui è stata clinicamente dimostrata la riduzione dei sintomi della IBS. È importante sottolineare che la DTx Parallel è destinata a essere usata insieme ad altri trattamenti per la sindrome da intestino irritabile, allo scopo di ridurre la gravità dei sintomi collegati alla patologia.

Questa notizia arriva sulla scia dell’ottenimento da parte di Mahana dell’autorizzazione FDA per Parallel negli Stati Uniti, dopo un anno di conferme importanti per la terapia, tra cui l’annuncio di una licenza esclusiva mondiale e un accordo di collaborazione con il King’s College di Londra.

DTx, un viaggio “a due velocità”

Parallel è l’ennesima conferma dello sviluppo “a due velocità” del mondo delle Digital Therapeutics. Mentre gli Stati Uniti corrono con le approvazioni della FDA, l’Europa vede in testa la Germania, Paese in cui, di recente è stata rilevata una correlazione empirica tra l’incremento nella somministrazione di DTX e la possibilità di accedere al rimborso garantito dalla sanità pubblica. Nelle scorse settimane, infatti, dopo l’autorizzazione al rimborso decisa dal BFARM (in cui rientrano oggi 10 DTX) si è assistito a un aumento dei download per le “Applicazioni sanitarie digitali su prescrizione” (Digitale Gesundheitsanwendungen – DIGA) rimborsate, per lo più app mobile dedicate alla terapia in una vasta gamma di disturbi: insonnia, ansia, obesità, acufeni, emicrania e conseguenze della sclerosi multipla.

Anche la Francia, la scorsa estate ha visto l’approvazione della sua prima DTX (Moovcare, che monitora il follow up dei pazienti ammalati di cancro ai polmoni).

L’Italia conferma, invece, il suo ritardo. Nonostante il fiorire di studi e articoli sul tema, non esistono a oggi, nel nostro Paese, DTx autorizzate (e anche la normativa sulla materia è ancora in fase di definizione). Dal confronto con l’esperienza statunitense e Uk, ma anche con quella tedesca e francese, emerge la necessità di sviluppare tali terapie come dispositivi medici e validarli clinicamente.

AdvicePharma, con la certificazione ISO 13485 è, a oggi, la prima Contract Research Organization (CRO) italiana autorizzata alla produzione di Digital Therapeutics come Software as a Medical Device (SaMD). La società è in grado di sviluppare il software della DTX, validarlo clinicamente e marcarlo CE come SaMD e, a oggi, vanta già quattro Digital Therapeutics in fase di sviluppo, dedicate alla cura di patologie nell’ambito della cardiologia, della nefrologia, delle malattie metaboliche e di quelle psicosomatiche.

Tendenze Nuove: con l’IA un Repository Sanitario Nazionale. Hibad primo esempio (regionale) per la medicina predittiva

Nella foto John McCarthy, considerato il padre dell'Artificial Intelligence

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale (AI) nello sviluppo della ricerca biomedica, le applicazioni in ambito sanitario e le implicazioni in termini di privacy e GDPR sono al centro del numero speciale “Intelligenza Artificiale, Sanità e Ricerca Biomedica in Italia: proposta di Repository Sanitario Nazionale” (numero 2/2021) di Tendenze Nuove, la rivista semestrale fondata nel 1997 dalla Fondazione Smith Kline, rivolta a operatori sanitari, ricercatori, amministratori sanitari e istituzioni.

Tra gli autori del numero monografico anche Massimo Beccaria, President di AdvicePharma Group che, insieme a docenti, ricercatori ed esperti legali, ha approfondito le applicazioni dell’AI in ambito sanitario e la proposta, «al fine di superare la sfida della disponibilità del dato sanitario come carburante per i motori di calcolo» di un Repository Sanitario Nazionale di costituzione pubblica, regolamentato nelle modalità di aggiornamento e accesso secondo i principi del Regolamento Ue 2016/679.

Al centro dell’analisi degli autori, la necessità di migliorare «efficacia, sicurezza ed efficienza della ricerca biomedica e dell’erogazione dei servizi sanitari», non soltanto alla luce delle sfide di sostenibilità sanitaria, ma anche come occasione per «attrarre e rilanciare investimenti per il sistema industriale del Paese».

Il Repository Sanitario Nazionale

Il documento sottolinea come già oggi, da un punto di vista tecnico, l’Italia abbia a disposizione strumenti e metodologie innovativi e applicabili in ambito sanitario. Gli esempi fatti in questa sede riguardano strumenti come «dispositivi robotici “intelligenti” a supporto della pratica chirurgica, algoritmi che comparano trattamenti e li adattano ai singoli pazienti, interpretazioni avanzate dell’imaging medico, il machine learning applicato alla telemetria dei parametri vitali per identificare nuovi biomarker digitali e nuovi score prognostici e predizione degli eventi di malattia». Queste applicazioni, però, hanno necessità di una fonte di dati «solida, affidabile e disponibile».

Da qui la proposta del Repository Sanitario Nazionale quale collegamento finale tra il laboratorio di ricerca accademico e il sistema assistenziale (e quindi il cittadino). Non solo: il documento vuole essere una «proposta fattuale e di pronta implementazione in ambito sanitario» della Strategia nazionale per l’IA pubblicata a luglio 2019 dal ministero dello Sviluppo economico.

HIBAD, la piattaforma di AI sviluppata da AdvicePharma e Biorep

Un esempio in termini di utilizzo dell’Artificial Intellingence nell’ambito della medicina predittiva è HIBAD progetto realizzato da AdvicePharma, in collaborazione con BioRep Srl, società del Gruppo Sapio, che prevede la costruzione di un sistema integrato di raccolta di campioni biologici e dati clinici per la ricerca biomedica, supportato da servizi biotecnologici e digitali ai massimi livelli di qualità. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma di archiviazione informatica e interrogazione dei database clinici in dotazione alla nuova biobanca che andrà a integrarsi con le strutture per la ricerca dello Human Technopole (ex sede Expo 2015).

Anche in questo caso i vantaggi sono evidenti: possibilità di mettere i dati in comune; Big Data senza data cleaning; possibilità di implementare routine di AI che analizzano i dati in maniera efficiente; possibilità di fare scoperte dirimenti e possibilità di avere una governance del dato.

HIBAD è un progetto vincitore della call “Hub Ricerca e Innovazione” della Regione Lombardia, e si configura come il primo passo verso il Centro regionale di risorse biomediche (CRRB).

 

Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del PoliMi. AdvicePharma e le Terapie Digitali nel contesto italiano

Si è tenuto lo scorso 23 febbraio, il terzo incontro dell’Advisory Board dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano. L’evento, interamente in streaming, si è focalizzato sul tema della “Digital Care e delle Terapie Digitali come applicazioni innovative per la cura del cittadino/paziente”. L’appuntamento ha visto tra i relatori anche Massimo Beccaria, Presidente di AdvicePharma Group, intervenuto sul tema della “Creazione e implementazione di una Terapia Digitale in Europa”.

Beccaria ha definito il perimetro entro cui si muovono le DTx, che in Europa sono classificate come Software as a Medical Device (SaMD) e con il Regolamento europeo per i dispositivi medici (European Medical Devices Regulation – MDR) del 25 maggio 2017, la cui applicazione è attesa per maggio 2021, vedranno la classificazione come Medical Device (MD) in conformità del rischio associato.

La TimeLine di una terapia digitale

Una riflessione legata allo sviluppo delle DTx è quella sulla timeline, che si allinea a quella di una qualsiasi terapia finalizzata al trattamento di una patologia. In generale, la DTx parte dal “Time zero”, ossia il momento della costituzione del Gruppo di progetto, con la creazione del documento di progetto contenente le finalità del MD (prima bozza di protocollo clinico).

Dopo 3 mesi il documento di specifica è terminato e si inizia lo sviluppo del device, che passa per il Candidate study ready software (in sei mesi) e in 18 mesi, indicativamente, si arriva alla fine del clinical trial. Il dato, in questo caso, è stimato in quanto il trial per la marcatura CE dipende dal device e dalla sua categoria di rischi/utilizzo. In due anni, in ogni caso, si dovrebbe arrivare alla sottomissione all’ente certificatore.

Vantaggi e impieghi della terapia digitale

I vantaggi delle DTx sono evidenti già dalle prime sperimentazioni, e vanno dai benefici dal punto di vista “behavioural” (comportamentale), all’efficacia di lungo periodo.

Restano, tuttavia, alcune questioni chiave da dirimere, che comprendono l’assenza di chiare linee guida a livello italiano sull’applicazione e la somministrazione delle DTx in ambito sanitario, le politiche di rimborso e la gestione in combinazione con farmaci.

Gli obblighi dei “fabbricanti” di DTx si possono in ogni caso riassumere con tre parole chiave: sicurezza, beneficio e qualità.

In particolare le DTx devono specificare la destinazione d’uso e il SaMD deve essere costruito secondo le norme ISO 13485, ISo 14 971 IEC 62304.

AdvicePharma con la certificazioneISO 13485 è, a oggi, la prima Contract Research Organization (CRO) italiana autorizzata alla produzione di Digital Therapeutics come SaMD.

L’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del PoliMi

L’incontro del 23 febbraio si è inserito nell’ambito del percorso di ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del PoliMi. Giunto alla 14esima edizione, l’Osservatorio si pone l’obiettivo di analizzare e promuovere il ruolo delle tecnologie digitali a supporto del miglioramento e dell’innovazione del sistema sanitario. Nell’ambito della Ricerca 2020-2021, l’Osservatorio si è impegnato a raggiungere una serie di obiettivi, che vanno dalla stima della spesa per la Sanità digitale in Italia all’analisi del livello di diffusione delle tecnologie digitali riguardanti la Connected Care; dal tema dell’Intelligenza Artificiale in sanità, a quello del digitale a supporto del patient Empowerment ed Engagement e della “digital readiness” degli operatori sanitari, passando per gli approfondimenti legati alle soluzioni di Telemedicina e allo sviluppo di Digital Therapeutics.

La Ricerca dell’Osservatorio, si legge sul sito, si basa su un’analisi empirica che, attraverso survey e studi di caso, coinvolge ogni anno circa 200 attori tra CIO, Direttori Generali, Direttori Amministrativi, Direttori Sanitari e Socio Sanitari, a cui si aggiungono referenti regionali, Medici di Medicina Generale e un campione statisticamente rappresentativo di cittadini italiani.

I risultati di questa ricerca saranno presentati nel corso di un Convegno calendarizzato per il 26 maggio 2021.

Per maggiori informazioni sull’Osservatorio e sulle iniziative della School of Management del PoliMi vai a questo link.