Sviluppo tecnologico del SSN, le proposte del Senato e le ricadute sul mondo della ricerca

Un’implementazione del fascicolo sanitario elettronico, la riorganizzazione dei sistemi informatici ospedalieri per la raccolta di dati sanitari e la dematerializzazione delle cartelle cliniche, oltre a una messa in campo concreta della medicina predittiva e delle opportunità offerte dalla domiciliarizzazione tecnologicamente assistita delle cure ospedaliere.

Sono alcune delle 22 proposte presenti nel parere approvato lo scorso 24 marzo dalla Commissione Sanità del Senato, a firma della presidente Annamaria Parente (IV) e legate alle opportunità offerte dagli investimenti sul Recovery Plan europeo.

Riportiamo, qui di seguito, le sette proposte che più sono collegate alla potenziale applicazione di tecnologie digitali, Digital Health ed eventuali sviluppi:

  • (2) a proposito del Fascicolo sanitario elettronico, occorre cominciare con un sistema semplificato, modulare e sviluppabile nel tempo (condiviso non solo a livello regionale ma nazionale), indispensabile anche per intervenire sugli indicatori di sanità pubblica (Big data). (…).
  • (3) occorre organizzare i sistemi informatici ospedalieri per la raccolta di dati a vari scopi: epidemiologici, casistica, appropriatezza, produttività e altro; (…).
  • (4) occorre eliminare il formato cartaceo, fornendo a tutti gli operatori sanitari dispositivi adeguati e formazione per redigere in tempo reale la cartella del paziente e gli altri documenti di rilievo sanitario;
  • (5) occorre avviare una riforma volta al coordinamento informativo statistico e informatico dei dati del sistema sanitario, che preveda o l’obbligatorietà dell’interoperabilità tra i diversi software (…).
  • (7) occorre la messa in campo della Medicina Predittiva, (…).
  • (8) occorrono interventi per cambiare l’approccio alla salute, che deve essere basato di più sulla medicina preventiva, sia primaria che secondaria, e sull’utilizzo di cure innovative;
  • (18) occorre prevedere l’Integrazione tra rete ospedaliera e territorio, per una domiciliarizzazione tecnologicamente assistita delle cure sulla base di definiti protocolli e linee guida nazionali (…).

Si tratta di una serie di passaggi che, tra le urgenze imposte anche dalla pandemia di Covid-19, portano in luce la necessità che le innovazioni in tema sanitario passino dalle decisioni immediate delle istituzioni.

Il riferimento ai Big Data e all’esigenza di riorganizzare i sistemi informatici e ospedalieri per la raccolta dati, dovrà necessariamente affiancarsi a uno sviluppo di tali strutture anche in ambito tecnologico, tramite l’utilizzo di soluzioni che facciano uso di Artificial Intelligence e Machine Learning. Il richiamo alle cure innovative e alla medicina predittiva, poi, potrà dare spazio alle varie declinazioni con cui si articola la Digital Health, con particolare riferimento alla Telemedicina e alle Digital Therapeutics.

Sullo sfondo, resta la necessità di favorire un lavoro congiunto tra istituzioni, centri di ricerca, università e imprese innovative in campo medico e farmacologico.

ICE e HIBAD, gli sviluppi già in campo

Un esempio delle opportunità aperte da questo approccio è la tecnologia della suite per la ricerca clinica di AdvicePharma, ICE (Integrated Clinical Trial Environment), nata per favorire l’integrazione di dati da diverse piattaforme. Proprio per questo viene già usata oltre che da aziende farmaceutiche e biomedicali anche da centri di ricerca pubblici come Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia, IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, Opera di San Pio da Pietrelcina, IRCCS E. Medea, e anche ospedali votati alla ricerca e innovazione come l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Un’applicazione di questa tecnologia in linea con le richieste avanzate a fine marzo in sede istituzionale è il progetto HIBAD (Hub Regionale Integrato BioBanca Analisi Dati e suo Utilizzo Sperimentale), sviluppato da AdvicePharma, in collaborazione con BioRep Srl, società del Gruppo Sapio, e basato sulla piattaforma ICE, che mira a mettere a disposizione degli IRCCS Lombardi tecnologie di condivisione dati per migliorare la ricerca. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma di archiviazione informatica e interrogazione dei database clinici in dotazione alla nuova biobanca che andrà a integrarsi con le strutture per la ricerca dello Human Technopole (ex sede Expo 2015).

HIBAD è un progetto vincitore della call “Hub Ricerca e Innovazione” della Regione Lombardia, e si configura come il primo passo verso il Centro regionale di risorse biomediche (CRRB).

 

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